Con la loro cover collettiva di “Learn to Fly” e quasi 30 milioni di views su YouTube, nel 2015 i Rockin'1000 hanno fatto parlare di sé in tutto il mondo e hanno realizzato il proprio sogno: portare a Cesena i Foo Fighters, una delle più grandi rock band internazionali. Ripercorriamo in questo articolo una storia indimenticabile con alcuni insights che nessuno finora vi aveva svelato…
Un video che avete già visto
Sono poche le possibilità che non abbiate mai visto questo video: con quasi 30 milioni di views in tutto il mondo in pochi mesi, questa performance collettiva di “Learn To Fly” ha segnato in modo indelebile il 2015 su YouTube.
In Italia il video è risultato il più popolare dell’anno tra quelli non musicali nella classifica YouTube Rewind dello scorso dicembre, e a gennaio 2016, Billboard lo ha inserito nella classifica dei 10 video creati dai fan più popolari dell’ultimo anno. Potreste, inoltre, averlo notato nel video Year in Search 2015, che mostra tutto quello che è stato cercato su Google nel 2015.
La sua è una storia per molti aspetti incredibile, seguita con entusiasmo dai media internazionali dall’Australia alla California, e con un happy ending da film.
Tutto comincia per scherzo, ma si scherza con serietà
“Tutto ha avuto inizio per una goliardata, in una serata tra amici” racconta Fabio Zaffagnini, leader del progetto Rockin'1000. “Ci siamo chiesti come riportare i Foo Fighters a Cesena dopo tanti anni”.
La band di Dave Grohl, infatti, era stata a Cesena proprio ai suoi esordi, nel 1997, per un concerto live in un club della cittadina romagnola. Sono passati quasi 20 anni durante i quali i Foo Fighters si sono affermati come una delle più grandi rock band a livello internazionale: hanno pubblicato 8 album, venduto milioni di copie, vinto 10 Grammy Awards, suonato in alcune centinaia di concerti in tutto il mondo e 29 dei loro singoli sono entrati nella Top 20 della classifica rock americana (solo gli U2 hanno fatto meglio).
Per chiedere ai Foo Fighters di tornare a Cesena occorre davvero un’idea in grande. Quella dei Rockin'1000 è semplice, ma allo stesso tempo di notevole complessità: mettere insieme mille musicisti, la più grande tribute band di sempre, e realizzare tutti insieme una cover da filmare e da mandare alla band attraverso il web.
Su YouTube è proprio un video in romagnolo a lanciare l’iniziativa:
Il progetto è tutt’altro che banale nella sua realizzazione: richiede fondi, tempo, organizzazione, musicisti.. La ricerca dei 1000 musicisti avviene, ancora una volta, attraverso YouTube. “Abbiamo chiesto a tutti di inviare i propri demo video, e questo ci ha permesso di capire come organizzare la nostra grande orchestra. Si trattava di musicisti provenienti da tutta Italia, che non si erano mai incontrati in precedenza: gestire delle audizioni senza YouTube sarebbe stato impossibile”.
Si incontrano anche - come in ogni bella storia che si rispetti - anche delle difficoltà: il target inizialmente previsto per il crowdfunding si rivela essere al di sopra delle aspettative. Ancora una volta, è un video su YouTube con il messaggio di incoraggiamento del leader del progetto a spingere il sogno dei Rockin'1000 in avanti:
30 Luglio 2015, YouTube
Anche il 30 luglio, ogni minuto vengono caricati su YouTube 400 ore di contenuto. Ma in un particolare minuto di quella giornata accade qualcosa di speciale: viene pubblicato un video che inizia subito a suscitare interesse, emozione e divertimento, e che inizia ad essere condiviso decine, centinaia, migliaia di volte: 90mila volte, per l’esattezza.
L’effetto si amplifica nei giorni successivi: nella sola prima settimana il video viene condiviso circa 350mila volte: da utenti di YouTube e da testate online di tutti i paesi, totalizzando oltre 20 milioni di visualizzazioni.
Che impatto ha tutto questo sui Foo Fighters? Anzitutto, si assiste ad un picco di consumo della loro musica su YouTube, proprio nelle stesse ore, come si nota dai Music Insights1 della band:
Cosa è successo? Cosa ci spiega questa curva? La risposta rivela quella che è stata la reazione emotiva e spontanea degli utenti dopo aver visto il video dei Rockin'1000: andare a scoprire il brano originale di “Learn to Fly”, o altri brani degli stessi Foo Fighters. Gli insights ci spiegano graficamente che il video dei Rockin'1000 ha in qualche modo “acceso una lampadina” sulla band di Dave Grohl.
La reazione della band è stata altrettanto emotiva e rapida: a distanza di poco più di 24 ore dalla pubblicazione del video, Dave Grohl risponde così:
3 Novembre 2015, Cesena
Il 3 Novembre 2015 è una data davvero particolare per Cesena: il World Tour dei Foo Fighters è infatti eccezionalmente in città, proprio come promesso dalla band. Il concerto, che si tiene al palazzetto Carisport, ospita un pubblico di 3000 persone, ed un migliaio di biglietti sono stati riservati proprio ai musicisti del video: i Rockin'1000.
“This has never happened before, this is a revolution” - spiega lo stesso Dave Grohl, dal palco, per sintetizzare il significato di questa storia. Nel suo discorso il frontman dei Foo Fighters, visibilmente emozionato, racconta la sua esperienza davanti ad un link di YouTube. “Ero in vacanza con la mia famiglia e ad un certo punto ho visto che tutti continuavano a mandarmi link di un video di YouTube. L’ho ignorato per un po’, ma poi l’ho aperto e l’ho visto: e quel video mi ha commosso fino alle lacrime (...) Milioni e milioni di persone vi hanno visti: congratulazioni!”.
Durante il concerto, Dave Grohl chiede a Fabio Zaffagnini di salire sul palco con la band: ci è arrivato sollevato dalla folla - proprio come è successo con il suo video, partito da YouTube.
Quali conclusioni trarre da questa storia?
Vi segnaliamo tre conclusioni fondamentali, che possono guidare chi si occupa della creazione di contenuti su YouTube:
1. Impatto globale
Si parte da un prato di Cesena e si arriva in tutto il mondo attraverso YouTube. Non va mai dimenticato l’aspetto globale della piattaforma, che ha superato il miliardo di utenti, è localizzata in oltre 70 paesi, disponibile in 76 lingue, e il cui traffico viene generato fuori dagli Stati Uniti per oltre l’80% del totale.
2. Potere ai fan
Sono i fan il vero motore di questa storia e gli autori di quella che lo stesso Dave Grohl ha chiamato “revolution”. Come si vede facilmente attraverso i music insights, le azioni dei fan portano naturalmente ad un impatto positivo anche sul contenuto ufficiale della band, con un effetto di amplificazione. Coinvolgere efficacemente la propria fan base può fare la differenza e portare a risultati inaspettati.
3. Accessibilità del contenuto
L’accessibilità del contenuto, ossia la facilità di capire immediatamente di che cosa si stia parlando, come indicato anche nei concetti fondamentali della creatività su YouTube, è il primo fattore che ci permette di condividerlo. Nonostante la complessità della storia che sta dietro al video dei Rockin'1000, non c’è niente da spiegare agli utenti che lo guardano la prima volta: stiamo vedendo un grande gruppo di persone che interpreta un brano in un’atmosfera di grande gioia, e il perché lo stiano facendo ci viene man mano raccontato tramite le descrizioni e lo speech finale. In qualche modo, è quasi come assistere ad un gesto epico, o ad una incredibile dichiarazione d’amore: i dettagli del contesto, i precedenti, le spiegazioni non ci servono affatto in questa parte della narrazione, perché la storia si racconta da sola.