Nuove possibilità. Un impatto rivoluzionario. Scopri da alcuni leader del settore in Europa, Medio Oriente e Africa come i team di marketing stanno mettendo l'AI al servizio delle loro attività.
Chi si sta interessando solo superficialmente all'AI potrebbe pensare che si tratti solo di hype, ma uno sguardo più ravvicinato fa emergere la presenza di applicazioni AI veramente trasformative che possono avere un impatto rivoluzionario per il marketing.
In occasione del Google Marketing Live del mese scorso, abbiamo visto come le innovazioni basate sull'AI stanno facendo davvero la differenza per i team di marketing. Con l'utilizzo dell'AI dal processo creativo al miglioramento della pertinenza delle campagne pubblicitarie, le nuove tecnologie, unite alle competenze umane, stanno cambiando radicalmente il settore.
Alcuni brand stanno già sfruttando il potere dell'AI, mentre altri sono ancora in cerca di linee guida su come iniziare a usarla. Per questo motivo, abbiamo chiesto ad alcuni leader del settore in Europa, Medio Oriente e Africa di spiegarci gli entusiasmanti modi in cui utilizzano questi strumenti per trasformare la loro attività e ottenere risultati.
Non è troppo tardi per essere in prima fila nell'utilizzo dell'AI
La nuova era dell'AI e della pubblicità in cui ci stiamo avventurando è il momento storico più entusiasmante in assoluto per essere un professionista del marketing. Per me, il 2024 è l'anno dell'azione.
Nell'ultimo anno, le domande sull'AI sollevate da chi fa marketing in EMEA sono passate da "che cos'è" a "come posso utilizzarla oggi": significa che i professionisti sono impazienti di iniziare a utilizzare questa tecnologia, ma hanno delle domande su come queste innovazioni basate sull'AI possono fare concretamente la differenza per le loro attività.
La buona notizia è che non è troppo tardi per essere in prima fila nell'utilizzo dell'AI. So che passare all'azione può sembrare un cambiamento enorme, ma come in ogni grande cambiamento bisogna partire da piccoli passi. Ad esempio, il nostro elenco di controllo Elementi essenziali dell'AI è già stato usato da milioni di professionisti del marketing. Questa risorsa spiega come sia possibile ottenere risultati ottimali mettendo l'AI al servizio delle proprie attività.
Inoltre, i professionisti del marketing ci hanno rivelato di volere partnership più concrete, che siano con Google o con agenzie partner: è una cosa che ho visto in prima persona, e ritengo che delle partnership solide siano fondamentali per progredire. Con le basi e i partner giusti, tutto è possibile. Questo è ciò che mi entusiasma di più.
L'AI abbatte le barriere internazionali per i retailer
Per i retailer, l'AI sta diventando un elemento indispensabile per trovare il giusto equilibrio tra efficienza, personalizzazione e necessità di tutelare la privacy dei consumatori. Quest'ultimo aspetto non è negoziabile nell'era del marketing basato sui dati, quindi l'AI è diventata davvero imprescindibile per il modo in cui facciamo pubblicità.
Utilizziamo già gli strumenti basati sull'AI per avere le basi giuste in questo campo. Testiamo le nostre campagne basate sull'AI, apprendiamo dai risultati e le implementiamo su una scala più grande. Questi strumenti sono estremamente efficaci nel mostrare l'annuncio giusto alla persona giusta nel momento più opportuno, ottimizzando al contempo la nostra spesa pubblicitaria. Inoltre, la nostra capacità di modellare la misurazione delle conversioni con maggiore accuratezza usando dati proprietari si evolve di pari passo con le aspettative dei consumatori in materia di privacy online.
Più di qualsiasi altra cosa, però, la tecnologia sta aiutando i retailer ad abbattere le barriere internazionali. Prendiamo ad esempio Fruugo. Il nostro è un marketplace online che mette in contatto i retailer con i loro clienti. Ora, grazie all'AI, possiamo aiutare questi retailer a pubblicizzare i loro prodotti mostrandoli a un pubblico internazionale e consentendo ai clienti di effettuare gli acquisti nella lingua e nella valuta locali, indipendentemente da dove operi il retailer in questione. Si tratta a tutti gli effetti di un servizio di internazionalizzazione per il retail.
Senza contare che vengono prese in considerazione anche le singole preferenze anonimizzate dei consumatori, che quindi visualizzano risultati personalizzati. È sicuramente qualcosa di notevole: i retailer ottengono un ritorno prevedibile sul loro investimento pubblicitario e i clienti vedono ciò che vogliono vedere.
Il fattore umano non viene a mancare e resta a garanzia degli standard etici che i clienti si aspettano. Non è necessario capire a fondo i meccanismi alla base dell'AI, ma i professionisti del marketing devono comunque comprendere quali parametri ed elementi sono necessari per favorire la crescita e offrire esperienze più personalizzate in modo responsabile.
L'AI rappresenta ora una svolta per la creatività
In quanto responsabile della crescita, cerco sempre nuovi modi per usare le innovazioni e introdurle nel lavoro del mio team. In un panorama in cui cerchiamo tutti di approfondire le nostre competenze digitali con l'AI, sono un grande sostenitore della ricerca di ispirazione e talento al di fuori del proprio ambiente.
Stiamo imparando dai migliori nel campo del coinvolgimento dei consumatori, in settori come quello dei viaggi e dell'ospitalità. Stiamo imparando dai creativi migliori, che spesso operano al di fuori del nostro settore e con cui ci confrontiamo sugli strumenti che potenziano la loro creatività portandola a un nuovo livello. Cercando altrove dei pionieri d'eccellenza, i professionisti del marketing arrivano a proporre idee entusiasmanti che cambiano il nostro modo di lavorare.
Ad esempio, abbiano notato incredibili passi in avanti nella creatività. Testando gli strumenti di AI generativa e imparando cosa possiamo fare con questi, abbiamo realizzato un laboratorio interno che ci consente di creare centinaia di asset creativi per ciascuno dei nostri vari brand. C'è un motivo se l'abbiamo chiamato "The Factory", ovvero la fabbrica. La parte interessante per me è la capacità di incorporare indicazioni specifiche, come linee guida dei brand, stili e persino regolamenti, restrizioni e direttive di governance. Non solo otteniamo idee e output pertinenti e diversificati, ma gli input ci consentono anche di avere una conformità maggiore fin dal primo momento. Siamo in grado di eliminare rapidamente e preventivamente i problemi critici nel nostro lavoro creativo.
Le nostre metriche dimostrano che questa tecnologia rappresenta un punto di svolta, che consente di aumentare il traffico, il coinvolgimento e le conversioni; ma per me il successo è qualcosa di molto più basilare di questo. Quando parliamo di AI, non dobbiamo pensare solo agli strumenti più recenti e più potenti, ma a un processo trasformativo in cui il fattore umano resta fondamentale.
I nostri team hanno un ruolo chiave nell'orientare i modelli di AI generativa per raggiungere scopi strategici, applicando quanto appreso lungo il percorso. In definitiva, l'AI generativa non riguarda solo la tecnologia, ma è qualcosa che consente ai nostri team di pensare in modo creativo, creare legami più profondi con i consumatori, semplificare i processi e aiutare i brand a offrire esperienze eccezionali.
L'AI ci consente di avere più tempo per pensare in modo critico
Mi colpiscono molto le possibilità che l'AI ci offre per rendere automatiche le attività ripetitive, consentendoci di risparmiare tempo prezioso. Ad esempio, con i progetti di SEO, ora sfruttiamo i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per generare suggerimenti e semplificare la ricerca di parole chiave. In questo modo, il team ha a disposizione più tempo per analizzare nel dettaglio le sfumature dei dati e sviluppare strategie più efficaci.
Oltre che in termini di efficienza, l'AI ci offre anche nuove possibilità nel campo della creatività. Ad esempio, possiamo utilizzare i modelli di AI dedicati alle immagini per dare vita ai concept di una campagna in una fase preliminare, offrendo ai clienti una rappresentazione visiva del loro potenziale artwork e consentendo loro di prendere più facilmente decisioni consapevoli.
Tuttavia, sebbene l'AI sia uno strumento efficace, è fondamentale che il contributo umano resti centrale. I brand cercano continuamente di entrare in contatto con il loro pubblico a un livello personale, trasmettendo il messaggio giusto nel momento giusto. Fare troppo affidamento sull'AI può portare a messaggi generici e a una perdita della differenziazione dei brand. I professionisti del marketing possono trarre ispirazione dall'AI, proprio come gli artisti trovano spunti di ispirazione nelle opere altrui, ma in definitiva l'ingegno umano è ciò che consente ai brand di distinguersi e di essere ricordati.
Anche i dati possono avere sfumature non così evidenti, e gli algoritmi di AI possono avere difficoltà nel comprendere il contesto sottile alla base di un comportamento umano. Ad esempio, un bambino che gioca all'aperto può sembrare all'AI un'opportunità per la promozione di un detersivo per il bucato, ma il professionista del marketing in quanto essere umano comprenderà l'importanza del momento di gioco spensierato.
In futuro, l'AI avrà indubbiamente un ruolo molto più significativo nel marketing. Potrebbe persino servire per ottimizzare le campagne con l'obiettivo di ridurne l'impronta di carbonio. L'AI non deve essere usata necessariamente per fare profitti.
I brand che capiscono questa relazione simbiotica tra il fattore umano dei professionisti del marketing e l'AI avranno indubbiamente un vantaggio competitivo.