Massimiliano Carrà è autore di Forbes Italia. Per il secondo episodio della nuova serie di Think with Google “Connect with Google Leaders” ha intervistato Vincenzo Riili, Senior Marketing Director di Google Italia.
Sostenere tutti i settori nella transizione verso un mercato e un’esperienza di acquisto sempre più iperconnessa, semplificare concetti che possono sembrare complessi e agire responsabilmente: è così che Google sta guardando ai trend sociali del presente e del futuro e al ruolo sempre più rilevante e impattante che gioca il marketing all’interno del business e delle scelte societarie di ogni azienda.
Il ruolo del marketing e del CMO in azienda
Massimiliano Carrà: Vincenzo, il marketing sta assumendo un ruolo sempre più centrale in termini di business. In particolare, come viene vista la figura del CMO all’interno di un’azienda tech come Google?
Vincenzo Riili: Il marketing è un centro di ricavi, non un centro di costi. Lo è sempre stato ma lo è ancora di più in questo mondo che viviamo, dove anche grazie alla tecnologia è possibile misurare il ritorno sull’investimento.
Il branding, insieme a tutte le attività di marketing volte a cercare valore anche nel futuro, rimane importantissimo, ma il CMO ha anche il ruolo di ottenere risultati sul breve e medio periodo.
Quindi è fondamentale che il CMO e il CFO giochino di squadra poiché hanno lo stesso obiettivo: da un lato garantire il valore dell’azienda nel lungo periodo e dall’altro cercare di ottenere risultati anche di medio o brevissimo termine.
Massimiliano Carrà: Quale contributo può dare il marketing all’innovazione? Cosa significa innovare per Google?
Vincenzo Riili: Il marketing è la funzione dell’azienda che, più di altre, conosce molto bene sia il prodotto che i bisogni dei consumatori. Mi piace quindi pensare il marketing di Google, e in generale di tutte le aziende, come a un connettore tra ciò che il cliente vuole e la nostra ricerca e sviluppo ingegneristica.
Per esempio, grazie alla conoscenza dei bisogni dei consumatori, abbiamo potuto concentrare l’innovazione tecnologica e lo sviluppo del nostro ultimo Pixel verso una feature che apprezzano e che, quindi, condiziona l’acquisto: la fotocamera.
Ciò è confermato da DxOMark, che è il gold standard per la qualità dell’immagine, e che attribuisce a Pixel 7 Pro miglior smartphone per scattare foto nella categoria comparto fotografico posteriore.
Mi piace pensare il marketing come a un connettore tra ciò che il cliente vuole e la nostra ricerca e sviluppo ingegneristica.
Massimiliano Carrà: Una innovazione che ci sta conducendo sempre più a una realtà iperconnessa…
Vincenzo Riili: È vero, anche per settori che prima ci apparivano molto lontani dal digitale come il fashion. In questo ambito, la nostra collaborazione con Vogue Business ha portato a “CUBE Fashion Takes Shape”, un progetto finalizzato ad aiutare le imprese del settore a comprendere i principali cambiamenti dei consumatori e guidarle nella loro strategia.
Google, l’innovazione digitale e la società: una responsabilità a 360 gradi
Massimiliano Carrà: In questa continua rivoluzione digitale e innovazione tecnologica che coinvolge l’intera società, qual è il vostro ruolo?
Vincenzo Riili: Sentiamo la responsabilità di essere degli accompagnatori in questa transizione, per esempio con i Google Digital Training. Con Unioncamere, poi, abbiamo intrapreso un progetto chiamato “Eccellenze in digitale” che, senza costi, cerca di accompagnare le PMI sul territorio a una crescita delle proprie competenze digitali.
Massimiliano Carrà: Ma è possibile fare coesistere questa innovazione digitale con la sostenibilità ambientale e sociale?
Vincenzo Riili: Certo, ed è sulla base di ciò, per esempio, che è nato ‘Ecoroutes’ di Google Maps, che permette di trovare la via più sostenibile per raggiungere un certo luogo, o ‘Luoghi accessibili’, per fornire informazioni sull’accessibilità delle sedie a rotelle per oltre 40 milioni di luoghi in tutto il mondo, tra cui l’Italia.
Un altro esempio è la campagna Chromebook, in collaborazione con Acer e Freeda, nata con l’intento di colmare il gender gap in ambito STEM.
Massimiliano Carrà: In conclusione uno sguardo sul futuro, quali temi saranno importanti per voi nel 2023?
Vincenzo Riili: Innanzitutto dovremo continuare a imparare a lavorare in modo ibrido.
Altri temi centrali saranno sicuramente la tutela della privacy degli utenti e proseguire a innovare responsabilmente.