Daniela Santini e Marta Carvelli lavorano nell’HR e nel marketing di Henkel, azienda globale di beni di consumo e per l'industria. Dal 2021 l’organizzazione ha adottato il programma #IamRemarkable di Google, che mira a promuovere l’autovalorizzazione e l’empowerment di donne e gruppi sottorappresentati, sul luogo di lavoro e oltre.
Da sempre Henkel Italia è attenta al tema della diversità e inclusione. Negli scorsi anni abbiamo dato il via a un percorso verso una cultura più aperta ed equa nei confronti di tutte le persone che lavorano in azienda. Ad esempio, il progetto Pinkom, nato durante il lockdown e ancora oggi attivo, favorisce lo sviluppo di una community interna per condividere suggerimenti e proposte e rendere l’organizzazione ancora più inclusiva.
Abbiamo conosciuto il programma #IamRemarkable di Google circa due anni fa. Ci ha colpito per l’estrema semplicità con cui intendeva diffondere conoscenza su temi così importanti, e ancora poco sperimentati in Italia, come l’autovalorizzazione e l’empowerment sul luogo di lavoro. Ecco perché la divisione HR ha deciso subito di organizzare il primo workshop nella nostra azienda.
Valorizzare l’individualità sul luogo di lavoro in Italia
Abbiamo trovato il programma particolarmente nuovo per il modo in cui affronta i temi di diversity, equity e inclusion (DEI).
In Italia siamo abituati a sentirne parlare relativamente a categorie, come il gender, l’età o la disabilità.
Il workshop #IamRemarkable, invece, approfondisce l’importanza dell’individualità di ogni persona. Affronta e crea consapevolezza sul valore del sé, al di là di ogni tipo di categorizzazione.
È importante comprendere e imparare a superare i propri limiti, ma anche a ridimensionarli.
Inoltre, offre una serie di strumenti pratici per incrementare la fiducia in sé e imparare ad autovalorizzarsi. Per esempio, tra i consigli troviamo quello di appuntare su un quaderno i risultati ottenuti sul lavoro. Si tratta di un piccolo gesto che insegna a non avere timore di riconoscere e di esternare i propri successi, professionali e non.
Tutto ciò è ancora più rilevante in Italia dove, a livello culturale, siamo abituati a non mettere in luce i nostri risultati sul luogo di lavoro. Quando siamo insieme ad altri, stiamo più in silenzio, facciamo meno domande e fatichiamo ad esporre le nostre idee. Questo avviene soprattutto nelle fasi iniziali della carriera, quando si è meno sicuri del proprio valore.
Individuare i propri punti di forza significa identificare anche i propri limiti e le proprie paure. È importante comprenderli e imparare a superarli, ma anche a ridimensionarli. A volte, infatti, si riferiscono a idee che abbiamo ereditato dal passato, da una cultura che in Italia è ancora poco inclusiva verso le minoranze, sul luogo di lavoro e nella società.
I benefici dell’autovalorizzazione per Henkel Italia
Abbiamo organizzato cinque workshop #IamRemarkable, con una partecipazione eterogenea e in crescita in ogni appuntamento. Finora in Henkel Italia sono stati circa un centinaio i partecipanti al programma.
Uno dei vantaggi che abbiamo riscontrato è che le persone, ora più capaci di conoscere il proprio potenziale, i propri punti di forza e i limiti, riescono a prendere decisioni migliori, lavorare con più consapevolezza, sicurezza e armonia.
Sono più pronte a partecipare alle discussioni di business, con la propria opinione e nuove idee. A volte, infatti, tendiamo a non dare peso alle azioni quotidiane che facciamo nel nostro lavoro, non riflettiamo abbastanza sull’impatto che le nostre azioni possono avere in termini di risultati di un reparto e dell’azienda in generale.
#IamRemarkable aiuta ad arrivare a questa consapevolezza e contribuisce a creare un clima in cui ciascuno si sente valorizzato, ma anche responsabilizzato, che porta chiaramente a un miglioramento delle performance dell’azienda.
Inoltre, durante i workshop, viene richiesto di condividere qualcosa di sé ed esercitarsi a esprimersi in pubblico. Questo permette di aprire un dialogo e sviluppare un clima più aperto e sicuro. A volte pensiamo di conoscere i nostri colleghi, ma #IamRemarkable spesso dimostra il contrario. Ci è capitato di scoprire lati completamente nuovi di persone a noi vicine.
Abbiamo notato, infine, come il programma sia visto come uno strumento per diventare people manager migliori. Permette di imparare a trarre il meglio dalle persone del proprio team. Migliora il rapporto tra manager e peer, perché favorisce l’accrescimento della sensibilità verso se stessi e gli altri.
L’autoconsapevolezza conduce a un miglioramento delle performance dell’azienda, poiché ciascuno si sente valorizzato, ma anche responsabilizzato.
Il cambiamento verso una cultura aziendale più inclusiva non è immediato. Tuttavia, in questi anni abbiamo notato un aumento di sensibilità, motivazione ed entusiasmo verso i temi DEI a tutti i livelli dell’organigramma. Si tratta di un effetto indiretto, che non è misurabile, ma che rappresenta il vero obiettivo delle nostre attività.
Continueremo a proporre il workshop #IamRemarkable e stiamo lavorando ad altre attività ed eventi per favorire un ambiente di lavoro equo. Ad esempio, siamo impegnati a raggiungere l’effettiva parità di genere a tutti i livelli manageriali entro il 2025, per cui già oggi nei percorsi di selezione partecipano sempre il 50% di candidati uomini e il 50% di donne.