La rivoluzione digitale sta trasformando l'intera industria automobilistica, creando eccezionali opportunità per il business e benefici reali per i clienti. Poiché i dati generati dalle auto potrebbero creare un mercato addizionale da 450-750 miliardi di dollari entro il 2030, la domanda nasce spontanea: in che modo gli operatori dell'ecosistema automobilistico, che è in continua evoluzione, possono trasformare questa enorme quantità di dati in prodotti e servizi che generino valore? In questa intervista, realizzata in occasione dell'evento Auto@Google, Michele Bertoncello, Partner presso McKinsey & Company, ci parla delle opportunità per i player del settore automotive.
Il settore automobilistico e della mobilità stanno vivendo una vera e propria rivoluzione, forse la più grande nella storia. Le auto generano continuamente dati su come vengono utilizzate, su dove si trovano e su chi le guida. Con la sempre maggiore proliferazione di servizi di mobilità condivisa e grazie ai progressi fatti nell'elettrificazione dei motori, nell'autonomia e nella connettività delle auto, la quantità di dati provenienti dai veicoli aumenterà esponenzialmente, con ripercussioni sul modo in cui le vetture vengono progettate, prodotte e vendute.
"Le opportunità sono enormi. Secondo una ricerca McKinsey, il mercato addizionale generato dalla monetizzazione dei dati potrebbe raggiungere a livello mondiale i 450-750 miliardi di dollari entro il 2030. Questo mercato si baserà principalmente sull'uso di big data e advanced analytics, al fine di offrire nuove funzioni e nuovi servizi agli automobilisti, ridurre investimenti e costi operativi, nonché migliorare la sicurezza di conducenti e passeggeri", afferma Bertoncello.
"Secondo una ricerca McKinsey, il mercato addizionale generato dalla monetizzazione dei dati potrebbe raggiungere a livello mondiale i 450-750 miliardi di dollari entro il 2030."
Per cogliere al meglio queste opportunità, i player del settore devono essere preparati ad affrontare quattro grandi sfide. La prima consiste nel creare una customer value proposition efficace, comunicando in modo chiaro "quali sono i benefici per i clienti". La disponibilità a condividere i dati in cambio di vantaggi concreti rappresenta l’elemento centrale del processo di creazione del valore, dato che i benefici per i consumatori sono numerosi e si potrebbero racchiudere in quattro aree: sicurezza, comodità, risparmio di tempo e riduzione dei costi. La seconda sfida riguarda la definizione di casi d’uso e modelli aziendali legati all’utilizzo dei dati e mirati a generare valore per i clienti finali e i player di settore. La terza, fondamentale per cogliere al meglio le opportunità relative all’utilizzo dei dati, consiste nel far leva sulle tecnologie e sulle regolamentazioni. Infine, è necessario implementare modelli e strumenti organizzativi adeguati per monetizzare i dati delle auto mediante lo sviluppo di competenze specifiche: questo risultato è raggiungibile sia internamente – assumendo, formando e trattenendo professionisti in ambito data analytics, programmazione software e servizi digitali – sia esternamente, avviando partnership con grandi aziende high-tech e operatori digitali.
In questo senso, i giganti tecnologici come ad esempio Google svolgono un ruolo fondamentale per agevolare e accelerare la progressiva digitalizzazione delle auto, contribuendo inoltre – grazie al contatto diretto con i clienti finali mediante le loro piattaforme digitali – ad instaurare una relazione con loro, cosa che le tradizionali aziende del settore automobilistico hanno sempre fatto fatica a costruire.
"I giganti tecnologici come ad esempio Google svolgono un ruolo fondamentale per agevolare e accelerare la progressiva digitalizzazione delle auto."
"La monetizzazione dei dati delle auto spingerà i player attuali del settore a cambiare rapidamente e in modo pragmatico il proprio approccio: molti hanno iniziato solo di recente a sviluppare servizi e prodotti che generano valore da questa enorme quantità di dati. Ma sarà la capacità di adattarsi e trasformare i modelli di business a fare davvero la differenza. In questo senso, la collaborazione con grandi aziende tecnologiche potrebbe velocizzare significativamente questo processo", conclude Bertoncello.