Cosa vuol dire davvero Stay Uncomfortable, il tema di quest’anno del Festival Italiano della Creatività
Fare comunicazione non è mai stato così difficile ed avvincente al tempo stesso. Ci troviamo in un mondo frammentato, lavoriamo in un panorama complesso e parliamo ad un pubblico sempre più granulare.
I creativi di successo oggi sono quelli che hanno il coraggio di uscire dagli schemi, fare scelte coraggiose e percorrere strade inesplorate. Uscire dalla propria comfort zone. Stay Uncomfortable è proprio il tema a cui è dedicata la sesta edizione di IF! Italians Festival.
Creativi, professionisti della comunicazione, media company e editori si danno appuntamento a 7-8-9 novembre per fare il punto sulla industry, confrontarsi sui nuovi trend e celebrare la creatività italiana.
Per prepararci al Festival e affrontare al meglio questa tematica, abbiamo posto un po’ di domande scomode ai professionisti che fanno parte del comitato organizzatore.
Cosa vuol dire per un creativo che lavora nel mondo dell’advertising “uscire dalla propria comfort zone”?
«La creatività per definizione mette in discussione lo status quo, quindi un creativo che vive nella comfort zone è una contraddizione in termini. Oggi anche i brand sono costretti a mettersi in discussione; il panorama media è in costante frammentazione così come l'audience e il tempo in cui potevano ricorrere a formule semplici e preimpostate è finito. È una sfida complicatissima, in cui solo i più creativi e i più coraggiosi sopravvivranno.»
- Davide Boscacci, Executive Creative Director Publicis
«Solo attraversando il confine che ci fa entrare nella scomodità diventiamo curiosi, coraggiosi, impauriti, furbi… quindi creativi. Nel mare creativo nel quale navighiamo, senza onde, si sta fermi, ci ritroviamo a fare le stesse cose circondati dagli stessi orizzonti. Solo le grandi onde che ci spaventano ci muovono verso il “nuovo”, il “diverso”, il “meglio”, il “bello”. Così, a volte, quando non ci sono onde, è meglio crearcele per poterci smuovere.»
- Karim Bartoletti, Managing Director Indiana Production
Qual è la scelta più coraggiosa che hai fatto durante la tua carriera?
«Seguire i miei sogni e non accettare compromessi, ricominciando da capo, lasciando privilegi e buttandomi nel nuovo.
Forse il progetto più rappresentativo di questo è stato il Festival musicale San Vittore Sing Sing, che abbiamo organizzato per unire tutta la popolazione carceraria (poliziotti, terapisti, magistrati….), ribaltando le dinamiche di sicurezza per una giornata di gioia, musica e cabaret. Al carcere Minorile Beccaria abbiamo prodotto il primo raduno hip pop italiano, riunendo reparto maschile e femminile, di norma separati. Al carcere di Bollate abbiamo messo l’intera popolazione carceraria all'interno del campo da calcio. Non era mai accaduto prima.»
- Alessandra Lanza: IF! Co-Founder e General manager, Event and Communication Advisor.; Marketing Events Professor
«Essere imprenditori è un po’ essere dei pionieri che vanno a caccia dell’ignoto, dello sconosciuto. E per farlo bisogna avere coraggio.
Credo però che la scelta più coraggiosa di tutte sia stata quella che mi ha portato ad avviare un progetto mio, indipendente. Non avevo esperienza, ma sentivo di voler fare qualcosa che mi rispecchiasse, che fosse piena espressione delle mie idee e della mia personalità. Negli anni non ho mai cambiato questa prospettiva e un po’ di sana incoscienza mi ha sempre accompagnato.»
- Stefano Capraro, CEO & Founder This is Ideal
«Credo che aver lasciato il mondo delle agenzie creative per andare a lavorare in Google sia stata una scelta molto coraggiosa. Si è rivelata positiva e mi ha permesso a distanza di 8 anni di ritornare nel mondo della creatività alla guida di una sigla che mi rende molto orgogliosa e mi offre ogni giorno grandi soddisfazioni.»
- Marianna Ghirlanda, CEO DLV BBDO
Quali sono i nuovi territori da esplorare per stimolare la creatività e migliorare il modo di fare business?
«I territori per stimolare la creatività sono per definizione infiniti e quindi sempre nuovi. Trasformare questi territori in un'opportunità di business concreto invece è la sfida più grande e più difficile.
Credo che la risposta sia quella di mettere la creatività al centro e di integrarla in maniera sinergica con tutte le nuove opportunità offerte dalla tecnologia.
Applicato al nostro lavoro di comunicatori questo non significa solo esplorare i territori di comunicazione digitale, ma soprattutto significa identificare nuove soluzioni che permettano ai brand di coinvolgere il loro target sia online che offline con esperienze coerenti.»
- Marianna Ghirlanda, CEO DLV BBDO
Raccontaci un esempio di comunicazione che è uscito fuori dagli schemi grazie al digitale
«La campagna Go Back To Africa per l’azienda turistica Black & Abroad è un ottimo esempio di come la tecnologia aiuti la creatività ad uscire fuori dagli schemi.
Grazie all’Intelligenza Artificiale, sono stati individuati i tweet contenenti la frase “Go Back to Africa” (che viene usata in rete una volta ogni 3 minuti) e sono state create real-time ads che mostravano bellissime immagini dell’Africa, creando un’opportunità per promuovere il turismo nel continente. Un algoritmo basato sulla image recognition ha inoltre raccolto in una piattaforma i post sui Social Media in cui è usato l’hashtag #gobacktoafrica»
- Carla Leveratto, Creative Partnership Manager Google
«I miei colleghi in Publicis hanno creato questo progetto per Diesel che a mio avviso è un piccolo capolavoro di strategia, idea e realizzazione. Sfidare la tendenza degli influencer, lavorare sui follower trasformandoli in proprietari di decine di migliaia di negozi virtuali. Un’idea che va al di là della comunicazione sui social ma reinventa modalità di e-commerce. Parte del merito va a un cliente ha fatto della uncomfortable zone la sua filosofia di vita.»
- Davide Boscacci, Executive Creative Director Publicis
«Budweiser è omni presente nella storia della musica americana, sul web ci sono centinaia di foto backstage di cantanti e band famosissime degli anni '60 e '70 che bevono questa marca di birra. Comprare tutte queste immagini sarebbe praticamente impossibile, ma è stata trovata una soluzione forse ancora più efficace: usare i motori di ricerca e gli hashtag stessi come campagna di comunicazione. “The Beer behind the music” non mostra le foto ma le parole da usare per cercarle in un mondo digitale, in questo modo non solo nasce una delle campagne più creative degli ultimi anni che non sarebbe mai potuta essere pensata e creata pochi anni fa, ma anche una delle più fortemente brandizzate.»
- Karim Bartoletti, Managing Director Indiana Production
Puoi dare un consiglio scomodo alle nuove leve del mondo della comunicazione?
«Sfruttare il più possibile gli strumenti digitali per uscire dagli schemi del puro advertising e trovare un punto di incontro tra quello che i brand vogliono dire e ciò che interessa ai consumatori. Contaminarsi con tante forme diverse di creatività e aggiornarsi continuamente, mettersi scomodi senza perdere la fame del principiante.»
- Carla Leveratto, Creative Partnership Manager Google
«Non abbandonate mai i propri sogni, seguite le vostre inclinazioni, sfidatevi. C’è sempre un modo e un momento per poter realizzare ciò che vi smuove la pancia e il cuore. Può essere quello che ti costringe a seguire un percorso più complicato e pieno di ostacoli.»
- Alessandra Lanza: IF! Co-Founder e General manager, Event and Communication Advisor; Marketing Events Professor
«Ai ragazzi oggi darei il consiglio di mettersi alla prova, di rischiare. Ognuno di noi vivrà molte vite, abbiamo la possibilità di provare, misurarci, riuscire o fallire e poi riprovare ancora. Direi loro di sforzarsi di uscire dalle zone di comfort perché queste ci portano ad una accettazione della mediocrità e una vita spesa in maniera mediocre non può che portare ad un sacco di rimpianti.
Quindi: sognare, inventare, provare e riprovare. Sempre con un bel sorriso sulle labbra.»
- Stefano Capraro, CEO & Founder This is Ideal